Agri Rete Service custode di un settore simbolo della sostenibilità ambientale
Agri Rete Service, nell’ambito della filiera zootecnica, si occupa da sempre di apicoltura e di benessere delle api dalle quali dipende oltre il 70% dell'impollinazione delle specie vegetali presenti sul pianeta, e dunque, il futuro della nostra agricoltura e della biodiversità - o delle biodiversità che caratterizzano il nostro Paese -, promuovendo iniziative volte a sostenere lo sviluppo di una apicoltura rigenerativa, salvaguardare l’inestimabile patrimonio genetico delle api autoctone, indirizzare le produzioni verso la ricerca dell’eccellenza e della sicurezza alimentare, sempre in un’ottica di sviluppo economico dell’intero comparto.
In questo contesto, Agri Rete ha avviato progetti di promozione, aggiornamento professionale e assistenza tecnica anche avvalendosi delle risorse messe a disposizione dai programmi ministeriali del regolamento comunitario e dagli assessorati regionali, nonché attraverso la predisposizione di dossier europei (Gruppo Miele del Copa Cogeca).
Insieme a Miele in Cooperativa, la più importante associazione nazionale di rappresentanza apistica, la società Agri Rete Service rappresenta oltre 10.000 soci, che allevano ben 400.000 alveari, ubicati in 12 diverse regioni d’Italia, per una produzione che supera i 50.000 q.li di miele all’anno.
L’impegno della società di servizio di Fedagripesca nel comparto apistico prevede due diversi livelli di intervento: da un lato, nel B2B, investe - con progetti come Miele in Cooperativa, Alveare Italia, Messaggeri del Miele - sulla formazione professione degli apicoltori attraverso l’attivazione di azioni indirizzate al miglioramento della qualità dei prodotti dell’alveare, piuttosto che alla gestione dell’apiario. Nello specifico, i temi oggetto del costante percorso di upgrading professionale degli associati - mediante seminari, corsi di formazione e webinar dal taglio tecnico-normativo - sono incentrati sulle tecniche di conduzione degli alveari e la gestione della sciamatura, sulla lotta agli agenti patogeni e sulle pratiche di gestione dell’evoluzione delle condizioni climatiche, sull’alimentazione di soccorso, l’applicazione di tecniche di conservazione della specie e di miglioramento genetico delle sottospecie autoctone, sui metodi di controllo dei vari fattori di stress per la salute delle api, l’etichettatura, l’accompagnamento nella conversione dal modello tradizione al biologico nell’ambito della normativa vigente ecc.
Nell’ambito del B2C le azioni messe in campo sono volte a migliorare il grado di conoscenza e consapevolezza del prodotto miele attraverso la pubblicazione di studi e ricerche che interessino divulgatori scientifici, medici, giornalisti – coloro che hanno il dovere di fare corretta informazione -, nonché diversificare il target di acquirenti, ampliare i comportamenti di consumo e le occasioni d’uso per costruire una “nuova narrazione” del miele capace di valorizzare, non solo gli aspetti nutrizionali dell’alimento, ma anche tutto quello che l’apicoltura rappresenta per la società a livello ambientale, sociale, economico, culturale. In questo ambito, progetti come Generazione Honey, Bio.Mic, A scuola con le Api, alterano di fatto la consueta modalità con cui siamo abituati a comunicare e promuovere il miele, presentandolo con un linguaggio innovativo ed efficace capace di dialogare con i più tradizionali strumenti di comunicazione (spot tv, adv su riviste specializzate e generaliste, fiere, video emozionali ecc.) e le più moderne tecniche del digital marketing, nonché a spostare il focus della comunicazione dal miele in quanto alimento, al miele in quanto parte di un territorio, di un contesto sociale ed economico ben definito.
Sostenere l’apicoltura vuol dire sostenere l’economia di un territorio, ma soprattutto salvaguardare l’ambiente ed il futuro dell’agricoltura italiana.